Laboratorio di traduzione contrastiva - classe 2AC

Catullo, il poeta paradossale: la classe 2AC e la traduzione del carme 85 

Felicità. Invidia. Gioia. Dolore. Amore. Odio. Rassegnazione. Tutti insieme, noi della 2 AC, in questi ultimi due mesi abbiamo esplorato l'intero spettro delle emozioni provate dal poeta veronese, a partire dal carme 51 - momento della scintilla amorosa e già di gelosia nei confronti di chi poteva godere della compagnia dell'amata Lesbia - passando per l'esplosione amorosa del carme 7, con un Catullo insaziabile desideroso degli innumerevoli baci dell'amata, fino alla lucida rassegnazione dell'impossibilità di questo amore nel carme 76. 

Il suo dissidio interiore culmina nel famosissimo carme 85: odi et amo. Due verbi che mostrano in tutta la loro potenza evocativa la sofferenza amorosa del poeta, tormentato dall'odio suscitato dall'ambiguo comportamento dell'amata e allo stesso tempo dall'amore che lei, nonostante tutto, accende in lui. 

Questa è la sfida che abbiamo dovuto affrontare, ossia restituire nella traduzione italiana tutte le sfumature emotive del testo latino, guidati da una domanda che ci riguarda direttamente: come allora, per rispondere ad un mondo dominato da una forte crisi di valori, Catullo dava voce all'io più interiore, così è possibile, oggi, in un contesto non dissimile, rispecchiarsi nel caleidoscopio di emozioni da lui dipinto?

A cura del prof. Riccardo Vegro e della classe 2AC


TRADUZIONI


Ti amo e ti odio. Come mai, forse mi chiedi. 

Non lo so, ma sento che è diventata un’ossessione che mi consuma.

(A. Bruni)

 

Sono schiavo dell'amore e dell'odio,

e tu mi chiedi perché io mi condanni a questo strazio,

Questo accade, senza che io sappia il perché 

(B. Fioretti)

 

Respingo e mi appassiono. 

Ti verrà da chiederti perché lo faccia. 

Sembra che lo sappia?

Mi sacrifico, tuttavia, per questo tormentato amore 

(A. M. I. Villaminar)

 

Odio e amo, il motivo lo ignoro ancora, 

ma lo sento ed è un’eterna tortura.

(N. A. Bamba)

 

Il ribrezzo e la libidine,

mi chiederai come questo sia possibile, 

nemmeno io lo comprendo,

ma sento ciò accadere 

e mi sta distruggendo. 

(A. Danzo) 

 

Odio e amo. Ti chiedi come, 

ma brancolo nel buio; 

e sento che arriva il supplizio eterno.

(M. Zerbato)

 

Odio e amo.

Non so spiegarmene la ragione.

Crescono,

mi tormentano.

(G. Gennaro)

 

Odio e amo. Cosa questo sia non riesco a riconoscere, ma lo sento ed è lacerante.

(S. M. Lora)

 

Sospeso tra l’odio e l’amore, forse ti chiedi il perché di questo mio disordine, 

ma anche a me é ignota l’origine della mia croce.

(E. Guglielmi)

 

Odio e amo. “Com’è possibile?” mi chiederai.

Non lo so, eppure lo sento. Questa è la mia straziante tortura.

(A. Guglielmi)

 

Odio e amo. “Com’è possibile?” ti potresti domandare.

La verità è che io non lo so, ma lo sento: questo avviene ed è la mia condanna. 

(L. Maule)

 

Amo e odio

Come sia non so dire

Ma sento che sta accadendo

e di questo sono come schiavo 

(C. Casarotto)

 

Odio e amo,

Mi domandi il perché, non lo so;

Ma sento che ciò accade improvvisamente ed è una tortura.

(S. Parlato)

 

Odio e amo. Forse mi chiedi il motivo.

Non so risponderti, ma sento come se stesse accadendo e come se mi tormentasse. 

(R. Rosa)

 

Odio e amo, mi chiedi come faccia a provare questi sentimenti contrastanti io non so, ma questo è quello che mi sento dentro e il motivo per cui mi sento morire. 

(N. Cavion Vergara)

 

Convivono in me l'aspro odio e il dolce amore. Mi chiedi come sia possibile, 

ma io divento ignorante di fronte all'insopportabile croce della loro presenza.

(G. Bettanin)

 

Odio. Amo. Amo e Odio. Non posso 

spiegare. Mi prende e mi dilania.

(Prof. S. Testolin)

 

La odio e la amo. “Com’è possibile?” ti chiederai.

Non lo so, ma lo sento. Ė questo il mio calvario.

(Prof. R. Vegro)