Giacomo Zanella
Giacomo Zanella era un poeta vicentino che si distinse, in particolare, nel panorama letterario di fine Ottocento.
Nato a Chiampo (VI) il 9 settembre del 1820 e morto a Cavazzale (VI) il 17 maggio del 1888, fu sacerdote, patriota e illustre professore di lettere e filosofia. Venne allontanato dall’insegnamento a causa della sua ostilità nei confronti del dominio asburgico nel Lombardo–Veneto e solamente nel 1866, dopo la III Guerra d’Indipendenza, poté ritornare ad insegnare all’Università di Padova.
Visse in un’epoca di profonde trasformazioni politiche, letterarie e soprattutto scientifiche, tanto che ebbe a scrivere in un suo verso “son fecondi come secoli gli anni” e accolse con favore le invenzioni scientifiche e tecniche, inserendole in una visione provvidenziale della storia.
Fine letterato, studiò e tradusse, rendendo in bel verso italiano, opere di autori greci e latini, inglesi e francesi, tedeschi e spagnoli, cogliendone “la luce e la forza che vengono dall’intimo senso della vita universa”.
La sua produzione poetica è originale rispetto al panorama letterario del suo tempo, dominato dal Verismo, per la capacità di presentare argomenti di carattere scientifico e per la tensione a conciliare religiosità cattolica, cultura positivista e democraticismo sociale, utilizzando un linguaggio di classica limpidezza e, contemporaneamente, di facile lettura.
Le sue scelte poetiche lo collocarono, nell’ambiente culturale del suo tempo, in una posizione anomala. Egli, infatti, fu mal visto sia dal mondo culturale laico, per il suo rifiuto delle tesi materialistiche, sia da una parte delle autorità ecclesiastiche per il patriottismo, l’attenzione alla scienza e l’interesse per la “questione sociale”.
Pubblicò una raccolta di poesie con il titolo di Versi (1868), cui si aggiunse la raccolta di sonetti intitolata Astichello; affermò le sue doti di critico, rivelando una profonda cultura nella Storia della letteratura italiana dalla metà del Settecento ai giorni nostri (1880), nei Paralleli letterari e nell’opera Della letteratura italiana nell’ultimo secolo.