DEFINIZIONE ED OBIETTIVI
Parlare di CLIL o di Lingua Veicolare significa riferirsi a quelle situazioni in cui la lingua straniera (LS) è il mezzo attraverso il quale contenuti non linguistici (se paragonati alle tradizionali lezioni di LS) vengono insegnati e appresi. Non si tratta di una situazione nuova in quanto è tipica delle realtà in cui esiste un’educazione bilingue, quali il Quebec in Canada o l’Alto Adige in Italia.
Va ricordato che l’obiettivo di una lezione CLIL non è l’acquisizione della LS a scapito della disciplina, ma l’apprendimento delle due discipline in un processo integrato ed equilibrato dove alla competenza d’uso si affianca come mezzo e sostegno la competenza sull’uso della LS.
Perché ciò avvenga, è necessario creare le condizioni più adeguate da un punto di vista organizzativo e didattico: ad esempio un riordinamento dei contenuti, dell’insegnamento della lingua o della distribuzione delle ore.
L’ambiente di apprendimento CLIL si propone come luogo privilegiato per acquisire competenze disciplinari complesse. Le ricerche condotte nei contesti bilingui hanno confermato che l’apprendimento in lingua veicolare ha prodotto non solo livelli di acquisizione di LS più elevati (data la maggiore esposizione alla lingua e al contesto lessicale più ricco), ma anche livelli di competenze e conoscenze disciplinari significativi, grazie alla naturale attivazione negli allievi di abilità e sub-skills necessarie alla comprensione e acquisizione di contenuti in LS (dedurre, ipotizzare, classificare, speculare, ecc.).
Il CLIL può essere attuato in diversi modi e in situazioni diverse, poiché comprende diverse forme di insegnamento: può riferirsi all’insegnamento di una o più materie per un intero anno o per un certo arco di tempo, oppure allo svolgimento di un modulo su un argomento specifico.